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HUB SSL OKITE®
Perchè questo spazio
L’Hub SSL OKITE® è stato creato per aiutare tutti coloro che lavorano con i prodotti OKITE® a capire meglio come rimanere in salute e sicuri sul lavoro. Pensato appositamente per chi lavora con le nostre superfici, questo spazio offre strumenti e informazioni semplici e aggiornate sui rischi lavorativi legati ai prodotti OKITE®.
OKITE® crede che ogni ambiente di lavoro debba essere sicuro per tutti. Proprio come ci assicuriamo che i nostri prodotti siano sicuri e di alta qualità per le case e gli uffici, ci impegniamo anche a proteggere i nostri lavoratori e partner.
In questa area troverai informazioni sui possibili rischi durante la lavorazione dei prodotti OKITE® e su cosa fare per proteggere la tua salute. Troverai schede di sicurezza, etichette per lastre, guide pratiche, informazioni sulla silice cristallina e altre risorse utili per la sicurezza sul lavoro.
Ti incoraggiamo a dedicare del tempo a leggere ogni sezione del sito e a seguire i consigli per garantire un ambiente di lavoro sicuro. Prima di continuare, ti invitiamo a leggere attentamente il nostro Disclaimer legale.
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Silice Cristallina Respirabile
Con il termine silice si fa riferimento a un composto formato da silicio e ossigeno (SiO2). La forma di silice più pericolosa per la salute, se inalata, è quella cristallina. La silice si può trovare in natura nella forma amorfa (idrata o anidra) o cristallina. Le due forme differiscono per la disposizione interna degli atomi di silicio e ossigeno, che possono assumere un andamento regolare (forma cristallina) o disordinato (forma amorfa). Lo stato fisico più comune in natura è quello di solido cristallino, che è presente in molti minerali e costituisce il 75% della crosta terrestre. Le principali forme di silice cristallina sono il quarzo, la tridimite e la cristobalite; Il quarzo è senza dubbio la varietà di gran lunga più diffusa. Il quarzo è il secondo minerale più abbondante in natura, costituendo il 12% della crosta terrestre.
La silice cristallina in natura è presente in maggior parte delle rocce ed è contenuta in sabbia, argilla e pietre naturali, ma è presente anche in prodotti fabbricati, quali mattoni, cemento, piastrelle e pietre artificiali.
RISCHI PROFESSIONALI
La lavorazione delle pietre artificiali, in assenza di adeguate misure di prevenzione ambientali e di protezione dei lavoratori, comporta un elevato rischio di contrarre la silicosi. La silicosi insorge per la maggior parte come una diffusa reazione fibrotico-nodulare del polmone, indotta da inalazione e deposizione di silice cristallina formata da particelle di diametro inferiore ai 10 μm.
Risultano particolarmente pericolose le operazioni di finitura manuale a secco con utensili ad alta velocità di rotazione, in assenza di sistemi di aspirazione delle polveri. Per contenere la dispersione delle polveri di SLC è necessario adottare lavorazione ad umido integrate con sistemi di captazione dell’aerosol il più vicino possibile alla fonte, all’interno di cabine chiuse. Importante è, altresì, il sistema di pulizia ambientale e l’individuazione e utilizzo di adeguati dispositivi individuali di protezione delle vie respiratorie.
L’efficacia di tali interventi deve sempre essere valutata attraverso un monitoraggio dei livelli di silice cristallina aerodispersi. Per la diagnosi di silicosi è necessaria una storia lavorativa di esposizione professionale, un quadro radiologico caratteristico e l’esclusione di altre diagnosi concorrenti.
La forma più comune della malattia è la silicosi cronica, generalmente si sviluppa lentamente e tipicamente appare decenni dopo l’esposizione iniziale.
Da non trascurare la silicosi acuta, più rara, che è provocata da esposizioni intense a polvere di silice per brevi periodi (alcuni mesi o anni). Lo sviluppo della silicosi acuta di solito si verifica da settimane a pochi anni dopo l’esposizione iniziale ad alte concentrazioni di silice cristallina respirabile.
La diagnosi di silicosi inizia con una storia di esposizione in particolare in occupazioni specifiche.
È importante determinare la durata dell’esposizione, le misure di sicurezza in atto nell’ambiente di lavoro e il decorso dello sviluppo dei sintomi.
Nonostante il fatto che la silice cristallina sia ubiquitaria nell’ambiente e una maggiore esposizione possa verificarsi in una varietà di ambienti di produzione, la silicosi rimane sottodiagnosticata, sottolineando così la necessità di un’anamnesi accurata e dettagliata.
Come contrastare il pericolo
FORMAZIONE E INFORMAZIONE
La prevenzione contempera l’adozione di pratiche di lavoro sicure e l’offerta di formazione, istruzioni o informazioni, adeguate a ridurre il potenziale danno e gli effetti nocivi per la salute dei lavoratori derivanti dall’esposizione a silice libera cristallina. È quindi essenziale comunicare ai lavoratori le seguenti informazioni: quali sono rischi determinati dall’esposizione a silice libera cristallina, inclusi gli effetti sulla salute a lungo termine e il riconoscimento dei sintomi, come individuare le tipiche attività lavorative con possibile esposizione alla silice libera cristallina, come leggere e interpretare le schede dati sicurezza.
BUONE PRATICHE
L’attività di tutela prevede una supervisione da parte del datore di lavoro al fine di garantire che le misure di prevenzione siano utilizzate correttamente e che vengano seguite pratiche di lavoro sicure, le cosiddette “buone pratiche”. Le pratiche di lavoro sicure prevedono di: limitare il numero di addetti in prossimità delle lavorazioni pericolose, far ruotare le persone che svolgono il compito, adottare buone pratiche di igiene personale e di pulizia ambientale. La formazione è una misura importante nel prevenire i rischi per la salute dei lavoratori esposti ad agenti chimici come la polvere di silice libera cristallina.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
L’uso dei dispositivi di protezione individuale (Dpi) è l’ultima linea di difesa nella gerarchia del controllo. Quando c’è ancora un rischio presente il Dpi è necessario. Spesso i dispositivi di protezione respiratoria sono una parte essenziale del controllo della polvere di silice. I sistemi di abbattimento ad acqua e di aspirazione locale non sono completamente affidabili e anche quando funzionano in modo efficace non eliminano tutta la polvere di silice.
LE MASCHERINE FILTRANTI
Sono di diverse tipologie, sia come facciali aderenti che cappucci o elmetti. In caso di esposizione a SLC, il dispositivo selezionato deve essere di un tipo che dia una protezione almeno equivalente a quella di un respiratore con filtro facciale FFP3. Tuttavia, il dispositivo dipenderà dalla natura del compito, dall’ambiente e dall’utilizzatore.
SORVEGLIANZA SANITARIA
E’ necessario applicare un programma di sorveglianza sanitaria per le persone esposte al rischio da silice libera cristallina secondo le indicazioni del medico competente.
IGIENE E PULIZIA
Buone pratiche di igiene personale e di pulizia ambientale supportano l’efficacia delle misure di prevenzione evitando la risospensione e la diffusione di polvere da superfici o indumenti contaminati.
LINK UTILI
- NEPSI
- P65warnings
- NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health)
- OSHA (Occupational Safety and Health Administration)
- NATURAL STONE INSTITUTE
DOCUMENTI
- Etichetta Retrolastra
- Scheda Sicurezza
- Certificazione GreenGuard
- Certificazione NSF
- HPD
Documenti Utili
- Etichetta Retrolastra
- Scheda Sicurezza
- Certificazione GreenGuard
- Certificazione NSF
- HPD
LINK UTILI
- NEPSI
- P65warnings
- NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health)
- OSHA (Occupational Safety and Health Administration)
- NATURAL STONE INSTITUTE
RISCHI PER L'UTENTE FINALE
Non esiste in letteratura scientifica evidenza di rischio per gli utilizzatori finali dei prodotti.
Anche se questo HUB include informazioni e consigli sulla sicurezza e sulla salute sul lavoro, QUESTE PAGINE NON COMPLETANO E NON SOSTITUISCONO GLI OBBLIGHI LEGALI IN BASE ALLE LEGGI LOCALI. È sempre importante chiedere aiuto alla tua amministrazione e a un esperto di sicurezza per mettere in pratica le misure di sicurezza necessarie per rispettare le leggi e ridurre l'esposizione alla polvere, poiché le misure di sicurezza richieste possono variare a seconda del luogo di lavoro.
I datori di lavoro devono informare e formare i loro lavoratori sulla sicurezza e salute e assicurarsi che il posto di lavoro rispetti tutte le leggi sulla salute e sicurezza.
Si consiglia vivamente di consultare un esperto locale di sicurezza per proteggere i lavoratori.
Questo è un sito globale. Le informazioni contenute in questo Hub, o nei file disponibili per il download, non sono specifici per ogni Paese.
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